Le domande più frequenti sul Bosco didattico

Se vuoi sapere di più sull’esperienza del Bosco Didattico, leggi qui sotto!

Come facciamo a sapere se le giovani piante sono vive?
Innanzitutto, provate a riconoscerle attraverso la mappa e a vedere se si tratta di specie sempre- verdi o di caducifoglie. In inverno le piante vanno comunque in dormienza ed è opportuno valutare lo stato vegetativo della pianta a primavera inoltrata. Spesso una pianta può sembrare apparente- mente morta fuori terra, ma in realtà sotto le radici vivono.
Durante l’inverno è utile distribuire nuove foglie sul terreno per tenerlo al caldo?
Sì, le foglie sono un’ottima pacciamatura. Oltre a proteggere il terreno e le radici delle piante dal gelo, le foglie arricchiscono il suolo. Sono utili anche in estate perché contribuiscono a conservare una buona umidità ed evitano l’erosione superficiale del terreno.
Se ci accorgiamo che le piante hanno sete è preferibile mettere in azione l’impianto di irrigazione oppure annaffiare con le bottiglie entrando nel perimetro del bosco?
È sempre preferibile utilizzare l’impianto di irrigazione.
Se le foglie ingialliscono che cosa dobbiamo fare?
Il colore giallo delle foglie può essere sintomo di un attacco parassitario, ma nella maggior parte dei casi è fisiologico delle specie botaniche forestali che cambiano colore da verde a giallo, per poi cadere in autunno e in inverno, e tornare nuove e verdi in tarda primavera
Se un arbusto o un’altra pianta è morta dobbiamo toglierla dal bosco?
No, nel bosco la morte di alcune piante è vita per il suolo. Solo se la pianta morta è quella di prima grandezza, occorre avvertire il personale addetto per la sostituzione.
Come ci dobbiamo comportare con le erbe spontanee nate nel bosco?
Il bosco all’inizio, cosiddetto “immaturo e giovane”, lascia filtrare molta luce e questo favorisce lo sviluppo delle erbe spontanee ed è quindi naturale che si popoli di nuove specie botaniche. Nei primi 2 anni, nell’attesa che crescano le piante messe a dimora, possiamo estirpare manual- mente le erbe spontanee a foglia stretta e lasciare quelle a foglia larga.
Come riconoscere le erbe spontanee amiche del bosco da quelle dannose?
Non ci sono erbe dannose per il bosco, piuttosto abbiamo un apparente disordine e alcune erbe spontanee potrebbero diventare più vigorose degli arbusti del bosco. Per questo limiteremo lo svi- luppo delle erbe a vantaggio della crescita degli arbusti e degli alberi.
Per il periodo estivo è preferibile lasciare le erbe nate spontaneamente o eliminarle?
Nel periodo estivo le erbe proteggono quelle messe a dimora, ma data la costante irrigazione e la fertilità del suolo, rischiano di proliferare oltre misura. Per questo, almeno una volta nella stagione estiva, si consiglia di estirparle.
Su alcune piante sono arrivati gli afidi, che cosa possiamo fare senza danneggia- re l’equilibrio del bosco?
È fisiologico che arrivino gli afidi, non abbiate fretta di eliminarli. Spesso, passato il periodo, se ne vanno da soli. Se poi sono tanti e persistenti per mesi, allora possiamo toglierli con una spugna imbevuta in acqua e sapone di Marsiglia.
Ricordate di annotare in che periodo sono arrivati gli afidi e su quali piante, sarà utile per gli anni successivi!
Consigli per la manutenzione
1. Le piante del bosco didattico il primo anno di vita non hanno bisogno di manutenzione.
È, invece, opportuno, ove necessario, rimuovere le erbe spontanee in eccesso, che certamente arrive- ranno fra le piante del bosco.
2. Meno calpestiamo l’area del bosco meglio è. Il terreno ha bisogno di rimanere soffice. In autunno possiamo integrare la pacciamatura buttando all’interno del bosco le foglie degli alberi cadute all’esterno.
3. Nel bosco ci sono piante che perdono le foglie e altre invece sempreverdi. Dopo aver riconosciuto quali sono, osserviamo se ci sono foglie secche o colorate di giallo o marrone. Se sono gialle e appas- site può essere a causa di una carenza di acqua, se sono marroni o accartocciate può essere per un eccesso di acqua o per una patologia fungina.
4. Dal bosco non si toglie niente. Solo se vediamo della plastica arrivata con il vento o altri materiali estranei allora dobbiamo toglierli. Tutto il resto (ad esempio foglie secche, rami o semi…) resta a nutrire il suolo nel tempo.